Reazione:

Cara signora, vorrei informarla che in America, dove nel 2010 molti pazienti cin dolore sono stati forzati a diminuire la dose per leggi derivanti da questo modo di pensare, le morti erano circa 10.000, nel 2018 con un numero considerevole di prescrizioni in meno erano quasi 120.000, quindi peggio. Inoltre vorrei ricordare che la dipendenza da oppioidi si instaura raramente nei pazienti antalgici (lo affermano innumerevoli studi es. Nariita, il quale afferma che meno dell'1% dei pazienticon dolore in trattamento con oppioidi ne diventa dioendente), la dipendenza non si instaura "dall'uso della sostanza" come molto documentari affermano, bensì da meccanismi neuropsicologici, infatti la dipendenza si instaura in molti modi (sesso, gioco, tabacco, alcool (che fa molti più morti e danni, lavoro in un centro per dipendenze e l'abuso di alcool comporta più danni sia alla persona (ipogonadismo, danni neurologici, epatite..) che alla società (violenza, incidenti...), condannare gli oppioidi solo perché qualcuno ne abusa, riducendo quindi la terapia dei pazienti con dolore, non è solo ignobile umanamente, ma anche dannoso per quanto riguarda le overdose, la Svizzera usa eroina terapeutica (Diaphin) e le overdose sono crollate, la salute dei pazienti è migliorata tanto da non aver problemi fisici, oltre al miglioramento sociale togliendo guadagni alle mafie) Gli oppioidi non causano riduzione della fame o del peso, non è apparso in studi clinici se non in una minoranza di casi, inoltre in Italia un altra piaga esistente è l'abuso di Antiinfiammatori, che come dice la parola non sono antidolorifici ma curano l'infiammazione, non il dolore, ecco perché gli oppioidi si prescrivono (giustamente) anche per problemi dentari. Specialmente in Italia esiste una paura marcata sulla prescrizione di oppioidi, basti guardare i resoconti sulla terapia del dolore. nonostante tutte le dannazione, i miti, gli stigmi e i luoghi comuni su questi farmaci vengono ancora prescritti e usati per via delle loro ottime qualità e pochi effetti collaterali, solo questo fa capire la validità di essi. In oltre vorrei ricordare, parlando sempre di stupefacenti, che la crisi d'astinenza da oppioidi, essendo difficile da sopportare (lo so per esperienza lavorando con persone con problemi simili) non è letale, quella da alcool si, quindi quando si vuole iniziare una deleteria (il consumo esiste in ogni caso, ma essendo venduti per stara la qualitàe il taglio danno effetti negativi)"guerra alle droghe", si inizi dall'alcol, che da molti più problemi. Non siamo ipocriti, sennò i problemi che lei critica non miglioreranno mai, cordiali saluti.

29/09/2021 14:14